Pubblicato il decreto direttoriale 14 novembre 2022 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che stabilisce termini e modalità per la presentazione delle domande di agevolazione a valere sul secondo sportello dedicato agli Accordi per l’innovazione. I soggetti sono tenuti a presentare la domanda di agevolazione in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 31 gennaio 2023.
Ammontano a 500 milioni di euro le risorse stanziate dal Mise per progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione o miglioramento di nuovi prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nei seguenti ambiti:
- Tecnologie di fabbricazione
- Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
- Tecnologie abilitanti emergenti
- Materiali avanzati
- Intelligenza artificiale e robotica
- Industrie circolari
- Industria pulita a basse emissioni di carbonio
- Malattie rare e non trasmissibili
- Impianti industriali nella transizione energetica
- Competitività industriale nel settore dei trasporti
- Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
- Mobilità intelligente
- Stoccaggio dell’energia
- Sistemi alimentari
- Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
- Sistemi circolari
Beneficiari
Imprese di ogni settore e dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria nonché attività di ricerca anche in forma congiunta. Un soggetto proponente può presentare una sola domanda di agevolazione in qualità di singolo proponente o in qualità di soggetto capofila di un progetto congiunto.
L’agevolazione
I progetti di ricerca ammissibili devono prevedere un importo di almeno 5 milioni.
Le agevolazioni statali sostengono progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico, sono concesse sulla base di una procedura valutativa negoziale e consistono in un contributo diretto alla spesa e, eventualmente, in un finanziamento agevolato alle imprese pari al massimo al 20% del progetto, nei limiti delle intensità di aiuto del 50% per la ricerca industriale e del 25% per lo sviluppo sperimentale.
Materiali avanzati e nanotecnologia; fotonica e micro/nano elettronica; sistemi avanzati di produzione; tecnologie delle scienze della vita; intelligenza artificiale; connessione e sicurezza digitale: i progetti devono prevedere l’impiego di una tra sei specifiche tecnologie abilitanti fondamentali citate.
Resta sempre aggiornato con CULTURALY!